In epoca tardo-romana, la piana di Montereggi, poco distante da noi, fu testimone di un evento epocale: la “Battaglia di Fiesole”, i cui protagonisti sono stati consegnati alla storia dai cronisti di quel periodo.
Nell’anno 405 d.C. dalla Pannonia orde di Ostrogoti al comando del loro Re Radagaiso invasero l’Italia da nord e dilagarono nelle fertili pianure della Padania fino agli Appennini e, attraverso il Mugello, si diressero verso la tradizionale “entrata Fiesolana”, che nell’antichità apriva le porte a Firenze, alla valle dell’Arno e spianava la via per Roma. Nel loro lento, ma inesorabile cammino massacrarono, saccheggiarono e devastarono tutto ciò che incontrarono. Il mondo romano di allora certamente presagì più o meno imminente, ma inevitabile, l’estrema rovina .
La sorte decise che toccasse a Fiesole e al suo territorio la difesa, per l’ultima volta nella storia, dei possedimenti e del nome di Roma .
In nove mesi Radagaiso giunse a Firenze e la mise subito sotto assedio per mezzo delle sue avanguardie, ma possiamo immaginare l’esultanza dei fiorentini quando dall’alto delle loro mura videro arrivare le legioni romane di Stilicone, generale di origine vandala ma di educazione romana e suocero dell’imperatore Onorio, l’ultimo, strenuo difensore dell’Impero d’Occidente.
….Intanto, su ordine di Radagaiso, il grosso delle truppe barbare si adagiò sulle colline fiesolane, ricche di sorgenti di acqua in attesa di riprendere il cammino e attraversare l’Arno bramando la conquista di Roma; ma mal gliene incolse poiché Stilicone con parte delle legioni ai suoi ordini impegnò subito gli Ostrogoti che assediavano Firenze, mentre contemporaneamente dispose la suddivisione del resto dell’esercito in due unità. A quel punto, sfruttando abilmente la forma del territorio circostante (la valle del Mugnone è grossomodo simile a una conca) schierò, debitamente nascoste, la prima unità aldilà della montagna che sovrasta Buiano e Montereggi e la seconda sul crinale di Montorsoli, dall’ opposta parte della val di Mugnone . La trappola per gli Ostrogoti era così pronta a scattare.
Alle prime luci dell’alba cominciò l’attacco da parte della cavalleria Romana che calò da Montorsoli e, assalendola sui fianchi, costrinse l’Arme Ostrogota a disimpegnarsi come poteva salendo verso le colline di Montereggi, credute libere dai soldati romani e a ragione considerate ideali per la conquista di una posizione predominante ma…..c’era il trucco: la trappola accuratamente tesa da Stilicone!....La sorpresa, nella quale il condottiero romano confidava, riuscì: al momento opportuno, la seconda unità di fanteria del generale valicò il crinale e dirompendo tra le file nemiche accerchiò gli invasori .
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